La crossover di medie dimensioni (439 cm la lunghezza) del marchio americano ha un aspetto elegante (sembra una Grand Cherokee in scala rodotta) ed è confortevole: gli interni sono accoglienti e le sospensioni filtrano efficacemente le sconnessioni della strada. La posizione di guida rialzata è comoda e ben regolabile, mentre i comandi sono pratici. Riuscito anche il sistema multimediale con molte funzionalità (intuitive da utilizzare) e l’ampio schermo (fino a 8,4″) in cima alla consolle. Meno convincente il baule, che non è dei più capienti e nemmeno dei meglio accessibili. Manca anche almeno un portaoggetti refrigerato nell’abitacolo. Proposta a due o a quattro ruote motrici (da fine 2017 anche in versione Trailhawk con spiccate doti fuoristradistiche) la Jeep Compass si lascia guidare con facilità (leggero lo sterzo, preciso il cambio), è sicura (ok la tenuta di strada) e ha una buona maneggevolezza. Inoltre, con 22 centimetri di “luce” fra il fondo dell’auto e il suolo, si possono affrontare terreni molto sconnessi. Migiorabile, però, l’efficacia dei freni.