Ha una linea originale, da piccola multispazio, con volumi squadrati e profili tondeggianti che le danno un aspetto “muscoloso”; utili i profili laterali in gomma (di serie per gli allestimenti più costosi, optional per la Easy) che proteggono la vernice dai piccoli urti. I motivi quadrangolari contraddistinguono anche elementi dell’abitacolo della Fiat Panda, come la strumentazione, il “cuscino” al centro del volante o la grande tasca nella parte destra della plancia (che è in plastica rigida, ma discretamente rifinita). Niente male lo spazio a bordo, adeguato a quattro adulti; se si vuole l’omologazione per il quinto posto, però, bisogna pagarlo a parte; stesso discorso per il divano scorrevole di 16 cm, che permette di privilegiare lo spazio per le gambe di chi sta dietro o per i bagagli (modulando il volume del baule fra i 225 e i 260 litri). Nata per la città e piuttosto agile grazie alla lunghezza di appena 365 cm, la Fiat Panda è a suo agio anche nei percorsi extraurbani e vanta una discreta vivacità persino col motore d’accesso alla gamma, il 1.2 a benzina da 69 CV. Spendendo di più ci sono il bicilindrico 0.9 TwinAir Turbo da 85 CV, che promette un favorevole rapporto fra consumi e prestazioni, oppure il diesel 1.3 Multijet da 95 CV. Non mancano le versioni bi-fuel a benzina e a Gpl (la 1.2 EasyPower da 69 CV), e la 0.9 Natural Power a benzina e a metano da 80 CV. La versione Cross ha le stesse caratteristiche dell’omonima versione della Panda 4×4, ma la trazione è soltanto anteriore.